“Oltre”: tra film e mostra la Giornata nazionale del fiocchetto lilla delle ragazze di In Volo

La luce in fondo al tunnel c’è anche quando tutto ci sembra nero, quando non vediamo la via d’uscita”. Isabella è una ragazza ospite di In Volo. Insieme a Caterina e alle altre compagne della Residenza per trattamenti riabilitativi bio-psico-sociali per DCA del Gruppo CEIS a Parma, Isabella è protagonista di “Oltre”. Un bel cortometraggio (presto online sul canale YouTube del CEIS) che sarà proiettato nel corso degli eventi che caratterizzeranno la Giornata nazionale del fiocchetto lilla contro i disturbi del comportamento alimentare in calendario il 15 marzo.

In occasione del convegno “I disturbi dell’alimentazione e la comunità che cura”, in programma nella mattinata al Palazzo del Governatore, e nel corso della mostra artistica organizzata da In Volo alla Casa nel Parco (Strada Naviglio Alto 4/1 – Orari: 10.30-12.30 e 17-19). Alla Casa sarà in visione anche un corto animato, realizzato tramite grafica digitale e intelligenza artificiale, dedicato ai comportamenti disfunzionali legati ai DCA e saranno in mostra le opere personali delle ragazze (quadri, tele, sculture, poesie…), che hanno come tema il significato personale e il vissuto interiore del disturbo alimentare.

La divisione in gruppi e una partecipazione convinta

L’insieme dell’équipe multidisciplinare e Stefania Pasella, responsabile della comunità, hanno progettato la giornata del 15 marzo sin dall’inizio dell’anno. “C’è stata l’immediata attivazione e divisione delle ragazze in due gruppi che hanno lavorato durante le attività laboratoriali organizzate a In Volo. Il primo si è dedicato alla scrittura del copione per la realizzazione del cortometraggio ‘Oltre’, la storia di Isabella e della sua graduale presa di coscienza di un problema importante, il DCA, che non poteva affrontare da sola. E il cui sentimento di solitudine inizia a farsi sempre più intenso quando non riesce a trovare una soluzione immediata nelle persone a cui si rivolge. Il secondo gruppo si è cimentato nella composizione del corto animato poi prodotto sfruttando le opportunità dell’intelligenza artificiale. Le nostre ragazze, diciassette di età compresa tra i 14 e i 27 anni, si sono appassionate e rese protagoniste anche nella scelta e nell’allestimento dei locali della mostra alla Casa nel Parco”.

“Oltre”, il video d’animazione, la mostra, non sono esperienze isolate per le ospiti di In Volo. In occasione delle precedenti edizioni della Giornata nazionale del fiocchetto lilla erano stati realizzati, nel 2023, un filmato e “Riflesso”, rassegna degli elaborati nati dalla partecipazione delle giovani ragazze al “gruppo di psicodramma” tenuto dalla psicoterapeuta Manuela Manara. Nel 2022 era stata la volta di “Noi ci nutriamo di vita”: messaggi, magliette colorate, una panchina decorata, palloncini, tutti realizzati dalle ospiti e distribuiti in quartiere a Parma, dove sono presenti molte scuole.

Isabella, Caterina e il cortometraggio delle ospiti di In Volo

“Oltre” – come spiegano le ragazze – mostra “scene con persone che fanno parte della quotidianità di ognuna di noi, sottolineando come non sempre i disturbi alimentari vengano colti anche da familiari e amici, e come persino le figure professionali possano causare delle difficoltà nel percorso personale”.Il video è suddiviso in quattro capitoli e un finale. Caterina e Isabella si incontrano per strada dopo una lunga lontananza e si dirigono in un bar. Caterina ordina la colazione, Isabella solo un caffè. Il dialogo procede a rilento, quasi imbarazzato. Una notifica dell’app contacalorie sul cellulare di Isabella allarma Caterina: “Smettila, dimmi cosa ti sta succedendo, rivoglio la mia amica…”.

Il racconto di Isabella è una confessione, una sorta di apertura del proprio diario segreto all’amica: “Mi sono sentita molto sbagliata così per stare meglio ho guardato sul web alcuni consigli, ho iniziato una dieta, fatto esercizi. I miei si sono molto preoccupati, dicono che ho bisogno di aiuto, ma io non la penso così. Sai, dopo aver perso così tanto peso mi sento e vedo meglio di prima, i ragazzi mi guardano molto di più; è come se finalmente avessi qualcosa sotto controllo…. non voglio trovare una via di uscita, sto bene cosi… sto solo cercando di apprezzarmi di più!… sapevo benissimo che non avrei dovuto parlarne con nessuno, siete sempre tutti pronti a giudicare”.

Isabella rientra in casa e si rinchiude in camera, la prima cosa che le viene in mente è quella di controllarsi allo specchio. Mentre si sta cambiando la mamma entra in stanza e inizia una lunga litigata. Nel seguito, Isabella continua ad andare a scuola, ma nonostante i suoi sforzi non riesce a tenere lontani pensieri sempre più insistenti. “Tanto non capisco niente. sono l’unica scema che non riesce a imparare niente!… già sono orribile e faccio schifo, poi anche stupida… a questo punto davvero è meglio che sparisca dalla faccia della terra, tanto a nessuno importerebbe…”.

Il pomeriggio Isabella incontra la psicologa scolastica: “…la scuola ora è l’ultimo dei miei pensieri, mi paragono agli altri e la vocina in testa mi dice che sono sempre meno rispetto a loro e che non valgo niente… sento qualcosa dentro di me che mi dice cosa devo fare, quanto devo mangiare, quanto devo bruciare e di conseguenza quanto valgo… perché dovrei andare a farmi seguire da una nutrizionista? È il mio fisico che è sbagliato?”.

Isabella rimasta da sola, inizia a pensare alla sua situazione, e a come nessuna delle persone con cui ha parlato sia riuscita a darle una soluzione, chiedendosi quindi se esista una via d’uscita. “Comprendo di avere un problema ma non riesco a capire quale, non so come fare ma di certo non posso andare avanti così. Non riesco ad uscire, non riesco a mangiare, anche bere un bicchiere d’acqua è diventato un problema, non posso vedere le altre ragazze perché continuo a fare paragoni, mi sento sola e non compresa… ho parlato con tante persone: mia mamma, la mia migliore amica e la psicologa e nessuna di queste è riuscita subito a trovare una soluzione. Sono io il problema, la colpa di tutto è mia…”.

Mesi dopo Isabella inizia un percorso di cura in un centro per disturbi del comportamento alimentare, sa che non sarà una passeggiata, ma è consapevole che sia la scelta migliore e che un giorno sarà finalmente libera: “Volevo ringraziare i medici che in questo momento mi stanno dando una mano, che credono in me anche quando io faccio fatica a farlo… Ci sono luce e una via d’uscita in fondo al tunnel”.

 

 

Guarda “Giuliano” il corto animato realizzato dalle ragazze di In Volo