Sportelli, campagne, prevenzione nelle scuole: crescono le azioni contro il gioco d’azzardo

Gli ultimi nati, in attività dal 14 novembre scorso, sono i nuovi Sportelli d’ascolto per il Gioco d’Azzardo Patologico gestiti dalla Fondazione CEIS in collaborazione con l’Unione del Sorbara e il Centro Famiglie del territorio. Sono attivi a Castelfranco Emilia (Parco Ca’ Ranuzza, via Nenni, mercoledì dalle 11 alle 14) e a Sorbara (Casa della Legalità, Piazzetta dei Tigli, venerdì dalle 16 alle 19).

Annamaria Barbieri, educatrice e referente del progetto GAP (Gioco d’Azzardo Patologico), in questo ambito, per il CEIS. “Le nuove aperture, in orari diversificati per consentire la più ampia partecipazione, rientrano nel quadro del Piano regionale che riguarda le varie Unioni di Comuni. Dopo Modena, ora Castelfranco e in futuro a Carpi, per l’Unione Terre d’Argine. Gli Sportelli garantiscono, con accesso libero e gratuito, l’insieme delle prestazioni dedicate: ascolto, consulenze a giocatori e familiari, informazioni sulla rete dei servizi territoriali e sulle associazioni che si occupano di sovraindebitamento. L’obiettivo è di attivare quanto prima gruppi di auto aiuto sia per giocatori che per familiari. Gli Sportelli si configurano come servizi di prossimità volti a colmare quel ‘vuoto istituzionale’ per cui, a fronte di un numero di giocatori e di denaro che circola assai elevati, non corrisponde un’analoga percentuale di persone che si rivolgono ai servizi. Volutamente, sia a Castelfranco che a Sorbara, si è aperto in luoghi che accolgono e non di cura”.

L’attenzione sul GAP, fenomeno sempre più diffuso e in evoluzione, è dunque crescente. Il CEIS è in campo, in particolare nel modenese e nel parmense, con una serie di iniziative che si affiancano al tradizionale servizio “Scommetti su di te“.

Improbabile come vincere al gioco d’azzardo, la recente campagna lanciata da Comune di Modena e Ausl vede la nostra piena adesione e partecipazione – commenta Marco Sirotti, coordinatore Area Dipendenze CEIS Modena -. Si tratta di coinvolgere più soggetti possibili per sensibilizzare, diffondere l’informazione, coordinare gli interventi. Dalle farmacie ai medici di base, passando per negozi, esercenti, associazioni dei consumatori cerchiamo, tutti assieme, di intercettare un’utenza che sfugge, si nasconde sempre più dietro l’anonimato della rete. Non parliamo solo di pensionati, ma di lavoratori in crisi economica che si illudono di risollevarsi così, e dei tanti giovani che si sono avvicinati al gioco d’azzardo online durante il lockdown. I due Sportelli CEIS a Modena, nella nostra sede in via Toniolo 125 e l’altro presso il Centro per le Famiglie, in via del Gambero 77, offrono consulenza e percorsi di cura. Sono spesso i familiari e gli amici ad avere consapevolezza del pericolo e ad avvicinarsi a noi. Un giocatore è patologico quando comincia a rinunciare a spazi di vita, relazioni, non riesce a lavorare e quando la criticità economica pesa su tutta la famiglia. La vergogna è un sentimento forte, che inibisce, ma non deve essere un ostacolo. L’intervento precoce garantisce infatti possibilità di successo, guarigione in tempi relativamente brevi. Invitiamo dunque le persone a fare riferimento a questi luoghi dove operano professionisti che sanno dare le indicazioni giuste”.

“Vedere un elefante a pois, mangiare dieci torte in un giorno, incontrare un unicorno su un monopattino: è più facile che accada ciò piuttosto che vincere al gioco d’azzardo”. A Parma la più recente campagna d’informazione sul GAP è all’insegna dello slogan “Non è un gioco”. Il contrasto alle ludopatie, a livello distrettuale, ha come protagonista una fitta rete di servizi e interventi, frutto di un’intensa collaborazione tra enti pubblici, privati e associazioni, tra cui il CEIS.

Cristina Adravanti, coordinatrice Centro Studi. “L’attenzione sul problema a Parma è elevata già da parecchio tempo. La situazione è preoccupante perché, anche qui, il periodo della pandemia ha visto aumentare in maniera esponenziale il numero delle persone dedite al gioco d’azzardo online. Due le iniziative che ci caratterizzano come CEIS: la gestione di un gruppo di sostegno per i familiari attraverso colloqui, informazioni e attività di sensibilizzazione; un’attività ormai consolidata, che prosegue da un paio d’anni. Quindi gli interventi, fondamentali, di prevenzione e formazione nell’ambito scolastico”.