ECEtt Academy: bassa soglia e prevenzione

Il CEIS, tramite CEIS Formazione, fa parte di ECEtt da diversi anni: un’organizzazione senza scopo di lucro nata per promuovere lo scambio di competenze tra gli operatori sociali, gli educatori e gli insegnanti dell’Unione Europea.

ECEtt ha organizzato per lo scorso 24 febbraio un webinar internazionale, all’interno sono intervenuti anche più rappresentanti del Consorzio Gruppo CEIS, per affrontare la tematica della “Bassa Soglia” in uno scambio tra operatori del Belgio, Francia, Repubblica Ceca, Italia e Malta.
Ad portare l’esperienza e la storia dei servizi del CEIS che operano sulla riduzione del rischio e sulla bassa soglia è stata Nives Cattellani, responsabile della comunità pedagogica-riabilitativa “Giro di Boa “e coinvolta nel servizio “Sulla Frontiera” che si inserisce all’interno della cornice degli interventi a Bassa Soglia

“Bassa Soglia” indica un modello d’intervento sociale indirizzato agli adulti in situazione di estrema difficoltà sociali. La modalità di accoglienza che contraddistingue questi servizi è caratterizzata non solo dal massimo livello di accessibilità, ma anche dall’andare incontro all’utenza. Come ha sottolineato Cattelani, lavorare in questi servizi comporta una ridefinizione del rapporto utente-operatore, la relazione è centrata sul contatto empatico e la vicinanza emotiva senza finalità immediatamente terapeutiche: ci si prende cura più che guarire.
L’introduzione del concetto di “soglia” porta un cambiamento simbolico e relazionale del paradigma di cura. L’obiettivo non è più la soddisfazione di una richiesta, ma l’individuazione di una domanda che difficilmente sarebbe arrivata ai servizi. Oggi si è allargata la forbice tra consumatori integrati o potenzialmente integrabili in percorsi di cura e consumatori emarginati e stigmatizzati. I servizi che operano in Bassa Soglia possono diventare strumento di mediazione, facilitatori, o in altre parole “un ponte tra la strada e servizi di cura” per tutti quei consumatori socialmente invisibili che non entrerebbero in contatto con i servizi di cura.

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