“Summer School” tra musei, escursioni e laboratori artistici per “esprimersi”

Un’estate per musei, in gita tra parchi e cascate, a praticare attività sportive con istruttori qualificati. E poi laboratori ed esercitazioni, condividendo giornate, esperienze ed emozioni. La “Summer School 2024”, come ben evidenziano le immagini, è stata tutto questo e tanto altro, dal 24 giugno al 9 agosto scorsi.

Per CEIS l’iniziativa è stata progettata e curata da Irene Olavide in collaborazione con Elisa De Benedetto, entrambe facilitatrici-mediatrici ed insegnanti in lingua italiana L2, e ha visto protagonisti i minori non accompagnati ospiti del Centro, con anche 30 presenze per ciascuna iniziativa.

“La ‘Summer School’ è partita cinque anni fa con l’obiettivo di proporre ai ragazzi esperienze legate al ‘fare’ e alla scoperta del territorio metropolitano – commenta Olavide -. Le attività 2024 sono state divise in tre parti: laboratoriali, uscite didattiche e gite. Sempre alternando, ogni settimana, le azioni. Il progetto fa riferimento al SAI (ex SIPROIMI ed ex SPRAR) a titolarità del Comune di Bologna e con riferimento al Servizio Protezioni Internazionali di ASP Città di Bologna. Tanti minori stranieri hanno condiviso le stesse giornate per una grande parte dell’estate. Punto di forza della ‘Summer School’ è stata la visita ai musei cittadini (progetto MIA – Musei Inclusivi Aperti, a cura dell’Istituzione Bologna Musei realizzato in collaborazione con RTI Senza Titolo, Aster e Tecnoscienza). Siamo andati al Mambo, alle Collezioni Comunali d’arte a Palazzo D’Accursio, ai Musei Archeologico, Medievale e della Musica. Qui i ragazzi si sono esibiti in alcune composizioni musicali ed è stato molto emozionante. Al museo della Civiltà Contadina di Bentivoglio si sono cimentati come panificatori, ciascuno a produrre il pane tipico dei propri luoghi di nascita. I laboratori teatrali e manuali hanno coinvolto soprattutto gli ospiti di Casa Merlani, che hanno potuto raccontarsi attraverso l’arte, esprimere la propr    ia sfera personale, affettiva, culturale. Il tutto in collaborazione con il Teatro dei Mignoli e con Beatrice Menegatti, laureanda in storia dell’arte, con cui hanno tenuto un laboratorio espressivo sulla propria identità passata e presente. Quindi le gite: ai 300 scalini di Villa Spada, al Museo Lamborghini, alle cascate del Moraduccio, nell’imolese. E lo sport, con gli allenamenti di wushu, tai-chi e atletica ai Giardini Margherita, sotto la preziosa guida di Mattia Rinauro e Taye Souare, entrambi dipendenti CEIS. È stata, in sostanza, un’esperienza straordinariamente arricchente, vissuta dai minori stranieri nostri ospiti con tempi e modalità differenti dalle consuete attività. A chiudere il cerchio, infine, i momenti di riflessione e confronto in aula su ciò che stavamo facendo. I ragazzi hanno espresso apprezzamento per l’insieme delle attività, acquisendo consapevolezza e senso di cittadinanza, mostrando orgoglio per i risultati dei loro laboratori e per i sensibili miglioramenti nell’apprendere la lingua italiana confrontandosi su una miriade di argomenti”

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