Il saluto di monsignor Zuppi a Padre Cavagna, “solare operatore di pace”

Padre Angelo Cavagna è mancato il 28 aprile scorso, all’età di 94 anni. Fu tra i fondatori della comunità dehoniana di Modena, pioniere dell’impegno civile e sociale in Italia e nei paesi in via di sviluppo. Tra i fondatori dell’obiezione di coscienza, è stato grande amico del CEIS fin dalla sua fondazione. In ricordo, pubblichiamo il messaggio inviato da monsignor Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, in occasione dei funerali celebrati a Bolognano d’Arco (Trento)

“Desidero ringraziare con voi Dio per il dono che è stato Padre Cavagna per il vostro Istituto ma anche per la Chiesa di Bologna tutta. Lui aveva fondato con Giovanni Bersani il Cefa, per lottare contro la fame e la povertà nel mondo. Tanti giovani sono cresciuti con l’obiezione di coscienza al servizio militare in Italia. Prete operaio, operatore di pace, lo ricordiamo tenace, solare e combattivo per contrastare i tanti tentativi di affossamento del servizio civile e nel promuovere molte iniziative di pace. Come dimenticare la “Marcia dei 500” pacifisti italiani che riuscirono ad arrivare a Sarajevo – raccogliendo l’appello di don Tonino Bello – affinché si avviassero concrete azioni a sostegno della pace e della giustizia in Bosnia Erzegovina con iniziative non violente. Volevano deporre una corona di fiori sul luogo della prima vittima di quella guerra (la giovane Suada Dilberović, uccisa nell’aprile 1992 durante le prime manifestazioni per la pace a Sarajevo)”.

“Desidero ricordare in questa occasione – ha sottolineato monsignor Zuppi – anche Gabriele Moreno Locatelli, che quel giorno perse la vita raggiunto dai colpi di un cecchino quando assieme a Padre Angelo e ai suoi compagni stava ritornando sui suoi passi a seguito di alcune mitragliate di avvertimento. Per Padre Angelo un modo per manifestare la pace era praticare il digiuno. Il modo secondo lui più semplice, più economico di fare una campagna anche con risonanza nazionale. Altre campagne erano troppo complesse e sarebbero costate molto. Ha educato generazioni di giovani ragazzi e ragazze ed è importante ora ricordarlo, ma anche continuare a farlo conoscere per trasmettere strade anche nuove per migliorare il mondo. Buon giorno per tutto il giorno, come era solito dire Padre Angelo: con il tuo sorriso, la tua energia la tua capacità di relazione, la forza del tuo impegno costante, quotidiano e semplice custodisci i nostri cammini e illumina vie nuove per ravvivare l’impegno per la pace della quale ne abbiamo tragicamente bisogno”.