L’esperienza del Gruppo CEIS sull’importanza del gioco come elemento fondamentale dell’educazione e della promozione di benessere per le persone, nell’ambito della collaborazione con Comune, AUSL e SerT di Modena, oltre che con il Tavolo delle Associazioni del territorio che si occupano di Gioco d’Azzardo Patologico. Si caratterizzerà così la presenza del CEIS a Play, il più grande festival italiano dedicato al gioco che torna a “Modena Fiere”, da venerdì 19 a domenica 21 maggio.
“Con il coordinamento dell’AUSL e insieme a numerose realtà diffonderemo i messaggi propri della campagna ‘Improbabile come vincere al gioco d’azzardo’ promossa dal Comune di Modena attraverso il GAP, lo sportello per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico, e il Centro per le Famiglie – sottolinea Annamaria Barbieri, referente CEIS per il progetto GAP -. Il gioco è fantasia, creatività, positività, elemento importante nella vita di ciascuno di noi”.
Due gli eventi in programma. Il primo, “Laboratorio di gioco, di mente e di emozioni”, si svolgerà all’interno dello stand UniMoRe, nelle giornate di venerdì 19 e sabato 20 maggio: a partire dalle ore 15 operatori CEIS, di “Ludo Labo”, dell’AUSL di Modena e dell’Associazione Papa Giovanni XXIII illustreranno le dinamiche interne alle sessioni di gioco ed individueranno fattori di rischio e fattori protettivi, riflettendo con i partecipanti sui confini tra gioco sano e “addiction”.
Secondo evento, domenica 21 (primo piano, sala 40, ore 17) dedicato a “Fantasia, realtà e illusione: quando il gioco non vale più la candela“. Tavola di confronto partecipata sui temi del giocare, sulla natura del gioco e sulle sue modalità. “Giocare e saper giocare – si sottolinea nella presentazione dedicata all’appuntamento – sono fattori protettivi per la comunità. Le persone per mettersi in società utilizzano il gioco, forma sovraordinata delle culture e generatore di civiltà, strumento di cognizione e finestra sui mondi. La comunità e la rete competenti sono fattori di protezione per il giocatore che perde il controllo, la sua famiglia, il suo contesto”.
Per maggiori informazioni www.play-modena.it
