
Nuovo appuntamento formativo per “Crescere Nonostante”, il progetto promosso dal CEIS A.R.T.E. e finanziato nell’ambito del bando “Liberi di Crescere”. L’incontro, svoltosi presso la sede Cadiai, ha visto la partecipazione dell’Università di Bologna e di numerosi partner del progetto. Il confronto ha riguardato temi centrali come la genitorialità in carcere, la recente visita alla Casa Circondariale della Dozza di Bologna e il Protocollo d’intesa per la presa in carico dei minori.
Davide Nora, responsabile CEIS per il progetto, ha sottolineato l’importanza di questo secondo appuntamento formativo, che segue quello tenutosi al Villaggio del Fanciullo. “L’obiettivo è accrescere le conoscenze e le competenze di tutti gli attori coinvolti, costruendo una guida operativa e definendo punti di riferimento da proporre alle istituzioni dei Comuni di Modena e Bologna. L’incontro ha rappresentato una sorta di ‘chiusura del cerchio’ su una serie di azioni che caratterizzano il progetto. Non solamente legate al Protocollo di presa in carico, ma proprio sull’analisi dei bisogni degli utenti, dei singoli beneficiari e dei nuclei. Perché l’obiettivo è quello di costruire un documento che valga sì come Protocollo d’intesa per tutti i nodi della rete ma – ed è questo il vero valore aggiunto – che si configuri anche come uno strumento di lavoro operativo per chi è sul campo. Che consenta un’analisi dei bisogni e di costruire dei percorsi personalizzati per i beneficiari e per le loro famiglie”.
Luca Decembrotto e Francesca Pilotto (UniBo) hanno illustrato il valore della giornata formativa di fine gennaio, evidenziando il lavoro svolto sulla stesura del Protocollo di collaborazione e progetto educativo di accompagnamento. “L’obiettivo del Protocollo è di creare una sinergia tra i diversi nodi della rete – servizi territoriali, enti del terzo settore e istituti penali – che compongono il sistema di supporto alle famiglie che vivono l’esperienza detentiva, attraverso una metodologia che renda attivo e partecipe ogni soggetto, a prescindere dalla propria condizione di vita. Il confronto tra i partecipanti ha permesso di approfondire le strategie operative necessarie per costruire un Protocollo efficace, ponendo particolare attenzione alla rilevazione dei bisogni e delle aspettative delle famiglie coinvolte, inclusi bambini e ragazzi. Uno degli aspetti centrali della discussione ha riguardato, infatti, l’integrazione, all’interno del Protocollo, di strumenti specifici di rilevazione del punto di vista dei destinatari, riconosciuti come elemento metodologico essenziale per la definizione di interventi realmente rispondenti alle esigenze dei minori e delle loro famiglie. La giornata di formazione ha inoltre approfondito la necessità di garantire un processo di rilevazione che sia non solo sistematico, ma anche eticamente sostenibile e rispettoso delle esperienze e dei vissuti dei diversi soggetti beneficiari del progetto. Questo aspetto, considerato centrale, continuerà a essere oggetto di approfondimento nelle prossime giornate formative, durante le quali si procederà alla definizione del documento finale”.
L’incontro ha rappresentato dunque un ulteriore passo avanti nel consolidamento del progetto “Crescere Nonostante”. Le giornate formative continueranno nei prossimi mesi, con l’obiettivo di definire strumenti operativi concreti e di affinare ulteriormente il Protocollo d’intesa. Grazie alla collaborazione tra istituzioni, enti del terzo settore e comunità locali, il progetto intende costruire percorsi educativi e di supporto per i minori con genitori detenuti, garantendo loro opportunità di crescita e integrazione sociale.