Si chiama “Crescere Nonostante” e formalmente è avviato dall’estate scorsa il progetto, capofila CEIS A.R.T.E, compreso tra le iniziative promosse dal bando “Liberi di Crescere” finanziato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. È dedicato a sostenere progetti che favoriscono l’inclusione e il benessere di bambini e adolescenti, con particolare attenzione ai figli minorenni di persone detenute.
L’obiettivo principale del progetto, della durata di tre anni, è migliorare la capacità del sistema locale, nelle aree della Provincia di Modena e della Città Metropolitana di Bologna, di individuare, prendere in carico e garantire l’accesso a opportunità di socializzazione, crescita e integrazione a minori con genitori detenuti. Attraverso una rete di supporto che coinvolge vari attori del territorio, il progetto mira a ridurre le barriere educative e sociali che questi bambini sono costretti ad affrontare. L’approccio è basato su una stretta collaborazione tra enti pubblici, terzo settore e istituzioni educative, per garantire un impatto duraturo e trasformativo nella vita dei minori e delle loro famiglie.
Davide Nora, responsabile CEIS per “Crescere Nonostante”: “È un progetto di valore, che ci vede capofila in collaborazione con altri prestigiosi e competenti partner di Modena e Bologna. Nell’arco di un triennio ci poniamo l’obiettivo di intervenire su più livelli nel tentativo di intercettare i bisogni di bambine e bambini che si trovano nella difficile condizione di avere un genitore detenuto. Come Gruppo CEIS ci proponiamo da un lato di ripensare, insieme ai partner e all’università di Bologna, i processi di presa in carico di questi minori e, dall’altro, di offrire loro opportunità di integrazione e socializzazione. Non solo, questo ambizioso progetto si prefigge anche l’obiettivo di sensibilizzare e formare tutte le parti coinvolte nella progettazione e realizzazione delle azioni educative garantendo percorsi di formazione specifica sia agli operatori degli istituti penitenziari sia agli educatori che si relazioneranno con i beneficiari. La sua forza sta nella possibilità di agire e manifestarsi su più livelli di intervento, che vanno dall’esigenza di ‘fare sistema’ rispetto alla presa in carico dei minori fino alla formazione accademica, senza dimenticare il cuore del lavoro che sarà ovviamente rivolto a bambine e bambini che presentano tali fattori di rischio. Le prime azioni saranno rivolte al ‘sistema’, attraverso incontri con gli istituti penitenziari, le organizzazioni partner del progetto e i servizi competenti dei due territori. I primi incontri sono già in corso, così da accorciare i necessari passaggi burocratici per concentrarci sulle attività e l’offerta educativa che sarà il cuore del nostro agire nei prossimi mesi”.
Marco Rossi-Dario, presidente dell’impresa sociale Con i Bambini: “I due diritti fondamentali che intendiamo tutelare e garantire attraverso il bando Liberi di Crescere sono quelli delle bambine e dei bambini ad avere una crescita sana e un normale rapporto con i propri genitori e il fatto che le persone detenute devono poter svolgere la loro funzione genitoriale. Non devono essere i più piccoli e gli adolescenti a pagare un prezzo inaccettabile per le condizioni dei genitori detenuti e, nel contempo, vogliamo offrire a questi ultimi la possibilità di esercitare bene il loro ruolo, oltre a ribadire a tutta la società che la pena deve essere occasione di cambiamento positivo”.
Le principali azioni
Il progetto “Crescere Nonostante”, nell’arco di tre anni, prevede:
- Sviluppo e validazione di procedure di individuazione e presa in carico dei minori con genitori in carcere, in collaborazione con le istituzioni locali.
- Attività educative mirate per i minori, con l’obiettivo di promuovere la loro crescita personale e il loro benessere.
- Azioni di supporto alla genitorialità, per favorire una relazione positiva e costruttiva tra genitori detenuti e figli.
- Formazione e capacity building per il personale coinvolto nelle attività del progetto, con particolare attenzione agli educatori e agli operatori sociali.
- Monitoraggio e valutazione dell’impatto per garantire che gli interventi attuati raggiungano gli obiettivi previsti.
Partner e Collaboratori
- È coinvolta una vasta rete di partner, tra cui:
- Enti del terzo settore: CEIS, A.R.T.E (capofila), CADIAI, Open Group, La Carovana, Csapsa, Seacoop.
- Enti pubblici: Azienda Servizi alla Persona Circondario Imolese, Unione Terre d’Argine, Comune di Bologna, Unione Comuni Modenesi Area Nord, Unione dei Comuni del distretto ceramico, ASP Laura Rodriguez y Laso de Buoni.
- Istituti penitenziari: Case circondariali di Bologna e Modena.
- Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”.