“Casa Marella riapre alla città incontrando l’arte. Attraverso una mostra di produzioni artistiche e uno spettacolo teatrale portato in scena dagli ospiti, dagli operatori e da veri artisti. Due momenti di espressione, coesione ed emozione – dove i nostri ‘ragazzi’ faranno emergere parti di sé – che contiamo di condividere con una presenza calda e numerosa da parte dei bolognesi”.
Non nasconde l’emozione Lara Guzzinati, responsabile della struttura socio-assistenziale residenziale della Fondazione CEIS inaugurata nel dicembre 2019 in via Massarenti 222 e che oggi ospita, al piano terra e al primo piano, persone affette da Aids e da patologie correlate che non possono contare su un adeguato supporto famigliare o per le quali la permanenza nel nucleo di origine non risulta possibile. Al terzo piano di Casa Marella si trova poi la comunità per minori “Eureka”.
“È passato oltre un anno da quando abbiamo ospitato il concerto di musica classica che l’Ensemble Concordanze ha tenuto nel nostro giardino. Ora Casa Marella propone altri due appuntamenti pubblici: il 21 settembre, alle 17.30, ‘Ceramica’, rassegna delle produzioni che i nostri ospiti, una decina, ‘ragazzi’ dai 40 ai 55 anni, hanno realizzato con la scultrice Laura Zizzi in collaborazione con Nicola Zamboni. Quindi il 30 settembre, sempre alle 17.30, proporremo un saggio teatrale ‘Da qualche parte… sopra l’arcobaleno. Alla ricerca di sogni passati e futuri’, tratto dal Mago di Oz, sotto la guida di Micaela Casalboni, Caterina Bartoletti, Francesco Izzo Vegliante della compagnia teatrale ITC Teatro dell’Argine. Non mancheranno, in entrambe le occasioni, musica e degustazioni”.
Gli eventi rientrano sotto l’egida del progetto “Per superare la paura del diverso oltre Covid 19”, promosso da CEIS A.R.T.E. e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna all’interno del bando “Mai soli”.
“Il laboratorio di scultura e il teatro hanno riscosso da subito partecipazione ed entusiasmo da parte dei nostri ospiti, che comprendono l’importanza di promuovere le occasioni di incontro e di apertura alla città – sottolinea Guzzinati -. Attraverso l’arte valorizzano le potenzialità di ciascuno di loro, si mettono in gioco, riflettono e si confrontano con le fragilità, scoprendo che a volte i propri limiti sono la forza più grande per ripartire. Il progetto si propone di potenziare l’offerta di attività, specialmente per coloro che non hanno la possibilità di partecipare ad attività di socializzazione esterne, di aprire la Casa alla cittadinanza e di restituire quanto appreso ed elaborato. Del resto, sin dall’inaugurazione – nonostante le limitazioni causate dalla pandemia – Casa Marella si è caratterizzata per favorire il contatto tra gli ospiti e Bologna; per farsi conoscere, apprezzare, per allontanare dubbi e timori che ancora possono persistere. I due eventi del 21 e 30 settembre, oltre a far risaltare le abilità dei nostri ospiti, essere occasione di incontro e confronto, si propongono anche l’obbiettivo di allargare il gruppo dei singoli volontari stabili della casa e dei gruppi giovanili interessati ad attività di volontariato”.