“Un Argine all’Azzardo” tra servizi, informazione, sensibilizzazione: CEIS in prima fila

Non solo i calciatori famosi. La piaga del gioco d’azzardo è un fenomeno diffuso, sempre più preoccupante, che necessita di progetti e piani di intervento per fronteggiarla. Lo confermano gli allarmanti dati emersi dal secondo rapporto di ricerca sul gioco d’azzardo nell’Unione Terre d’Argine, elaborato da Federconsumatori APS all’interno del progetto “Un Argine all’Azzardo”.

La raccolta complessiva del gioco d’azzardo nel 2022, per i comuni dell’Unione delle Terre d’Argine, è stimata in circa 272 milioni di euro, corrispondenti a 3.042 euro mediamente giocati da ogni residente maggiorenne. Più nel dettaglio, il volume di quanto complessivamente giocato nei quattro Comuni registra nel 2022 una crescita del 51% rispetto all’anno precedente (anche dovuto alla chiusura delle sale slot per sei mesi nel 2021). Il gambling online rappresenta il 43% del volume complessivo dell’azzardo, ma crescono fortemente entrambi i canali, on-line e fisico, quest’ultimo con l’unica eccezione del Gratta&Vinci, che rimbalza dopo l’enorme crescita del 2021.

Sempre nel 2022, nei quattro Comuni, sono stati persi nell’azzardo ben 41 milioni di euro. Si tratta di oltre 400 euro a testa, neonati compresi, e corrispondono al reddito di oltre 2000 lavoratori dipendenti residenti nell’Unione.

Nel 2023 si stima un ulteriore incremento del volume di giocate complessive (fisico e da remoto) che potrebbe superare i 296 milioni di euro. Nel solo on-line i giocatori nel distretto sono stimabili in 4300, circa il 5% della popolazione maggiorenne; tra di loro è forte la presenza di ragazzi e ragazze, nettamente superiore alla dimensione demografica. Il volume complessivo dell’azzardo nei quattro comuni corrisponde, per il 2022, all’85% del valore economico della spesa alimentare nei medesimi territori, una percentuale che sale al 94% a Carpi.

A fronteggiare questa emergenza il progetto “Un Argine all’Azzardo”, che su proposta dell’Unione dei Comuni mette a sistema la collaborazione di diversi soggetti territoriali integrando le rispettive competenze, esperienze e iniziative: CSV Terre Estensi Odv), Ceis A.R.T.E. cooperativa sociale, Centro Sociale Papa Giovanni XXIII S.C.S. Onlus, Dedalo Odv, Federconsumatori Provincia di Modena Aps.

CEIS A.R.T.E., dal canto suo, da circa un anno ha messo in campo due nuovi Sportelli di ascolto psico-educativo (Carpi, Casa del Volontariato, via Peruzzi 22 – sala 26. Sabato 9.00 – 12.00, telefono 345/3624676 9.00 – 18.00 anche sms e whatsapp – mail: azzardo@gruppoceis.org. Novi di Modena, Casa della Salute, via Canzio Zoldi 38H, primo piano, Giovedì 16.00 – 19.00, telefono 392/5837487, anche sms e whatsapp – mail: azzardo@gruppoceis.org).

A cui si aggiungono, attivi da più tempo, lo Sportello di ascolto a distanza (Telefono: 345/3624676 9.00 – 18.00 anche sms e whatsapp – mail: azzardo@gruppoceis.org) e il Gruppo di sostegno per giocatori patologici (Carpi, Casa del Volontariato, via Peruzzi 22 – sala 9, Mercoledì ore 18.00 – 20.00, Telefono: 345/3624676, 9.00 – 18.00, anche sms e whatsapp).

Annamaria Barbieri, referente CEIS per il progetto GAP (Gioco d’Azzardo Patologico): “Il fenomeno, come mostrano i dati, si conferma molto preoccupante e complesso da smantellare. È sempre difficile raggiungere le persone che debbono essere aiutate, diffondere informazione e sensibilizzazione. I nostri Sportelli sono attivi, il Gruppo si sta confermando un punto di riferimento solido. L’impegno attuale è anche promuovere la comunicazione attraverso la partecipazione a feste, eventi, nei luoghi di ritrovo della cittadinanza. Come CEIS siamo partiti con ‘Scommetti su di Te’, quindi ci siamo progressivamente allargati al progetto di Modena ‘Improbabile come vincere al gioco d’azzardo’, all’Unione di Sorbara con gli sportelli a Castelfranco e Bomporto e, appunto, alle attività con l’Unione Terre di Argine. Le associazioni del terzo settore, da tempo molto attente al tema del gioco d’azzardo sul territorio, hanno dato il via già dal 2015 ad un tavolo di lavoro e di confronto su questo tema per sensibilizzare la popolazione e collaborare con le istituzioni, ma l’attenzione e la guardia devono restare molto alte”.