“Cari operatori, vi ringraziamo
E con attenzione, realismo e vicinanza proseguiamo…”
“È più che mai necessario in questo momento la solidarietà reciproca e la comunicazione interpersonale che sempre ci hanno caratterizzato, per aiutarci a coniugare attenzione, realismo e senso di appartenenza…”.
È uno dei passaggi della lettera, inviata agli operatori del Gruppo CEIS, di sostegno, ringraziamento, condivisione di valori e obbiettivi, a firma Padre Giuliano Stenico, presidente Fondazione CEIS; Padre Giovanni Mengoli, presidente Consorzio CEIS; Rosa Bolzon, presidente CEIS A.R.T.E.; Don Domenico Malmusi, presidente Associazione Marta e Maria; Fabrizio Costa, presidente Piccola Città; Gino Pili, presidente CEIS Formazione.
La fase emergenziale che si sta vivendo “arreca al nostro lavoro un complessità maggiore di quella già normalmente prevista: tocca le procedure e le normative da seguire, incide in maniera diretta sui nostri stati d’animo, che suscitano risonanze anche molto diverse in ciascuno di noi, ci chiede ‘a cascata di fare opera di contenimento e motivazione con i nostri ospiti”.
“Alta è la preoccupazione di un possibile contagio all’interno dei servizi residenziali – prosegue la lettera – tenendo conto del fatto che il lavoro si basa principalmente sulle relazioni, che non sono tutte controllabili: non è facile coniugare lucidità e prudenza, con il contenimento emotivo che ci coinvolge tutti in questi giorni”.
Si sottolinea quindi come siano state definite per iscritto “tutte le attenzioni che ci sono sembrate necessarie, tenendo conto delle diversità dei posti di lavoro e delle diverse funzioni, attenti anche ai segnali che arrivano dalle istanze pubbliche, che cerchiamo di ridefinire di volta in volta. Cerchiamo di remare tutti uniti nella stessa direzione per la tutela del benessere di tutti: utenti, operatori, le nostre famiglie e la società nella quale siamo soggetti attivi. La presidenza, la direzione e i coordinatori di area continuano ad essere operativi nello svolgere le loro funzioni a tutela del lavoro e in ottemperanza alla mission. Certi che l’emergenza passerà, anche se in tempi non facilmente prevedibili, vi ringraziamo sinceramente dell’impegno da voi profuso e vi assicuriamo il nostro sostegno e la nostra quotidiana vicinanza”.