I AM, il punto sul progetto di integrazione per neomaggiorenni MSNA

L’anno scorso è partito, finanziato dalla Fondazione di Modena, un progetto che vede la collaborazione di CEIS A.R.T.E. cooperativa sociale, CALEIDOS cooperativa sociale e Fondazione San Filippo Neri a favore di neomaggiorenni ospiti nelle comunità modenesi facciamo il punto con Rosa Bolzon presidente di CEIS A.R.T.E. . Il progetto ha previsto l’accoglienza di neomaggiorenni ex MSNA  , con particolare riferimento ad alcuni target specifici: Studenti iscritti a corsi di istruzione e formazione professionale con necessità di terminare il percorso per sostenere l’esame di qualifica e lavoratori con necessità di supporto nell’individuazione di una unità abitativa ed economicamente sostenibile. “Questo progetto è partito in piena pandemia” afferma Rosa Bolzon  “tuttavia siamo particolarmente soddisfatti per i risultati raggiunti” Nell’ambito del Progetto infatti  sono stati accolti n.21 neomaggiorenni (n.12 Albania, n.6 Pakistan, n.1 Egitto, n.1 Marocco, n.1 Somalia) in carico alle Comunità di Modena (n.10 Gruppo CEIS, n.6 San Filippo Neri, n. 5 CALEIDOS).

Oltre due terzi degli inserimenti (15) sono stati effettuati per ricerca di lavoro , 3 sono stati gli inserimenti di studenti ed altrettanti lavoratori. n.6 percorsi hanno avuto un risvolto positivo legato ad un’assunzione lavorativa (un terzo dei percorsi lavorativi attivati). n.8 ragazzi sono rimasti a Modena e n.7 si sono trasferiti fuori dal territorio. In 11 si sono spostati da parenti e amici, mentre in 4 si sono trasferiti per motivi di lavoro.

“Crediamo che questo progetto abbia dimostrato” conclude Rosa Bolzon “l’importanza di investire su una piena e completa integrazione dei MSNA neomaggiorenni senza lasciarli allo sbando al compimento della maggiore età.