“Famiglie al centro”: con CEIS per parlare di gioco d’azzardo, educazione e resilienza

“Famiglie al centro”: CEIS protagonista dei prossimi appuntamenti della rassegna, che proseguirà sino al mese di gennaio. Due gli incontri, con al centro temi di assoluta attualità: come contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo e quali percorsi nell’educazione per accrescere la resilienza in famiglia.

Una collaborazione, quella tra CEIS- che fa parte della rete di “prevenzione e promozione del benessere in adolescenza” – e Centro per le Famiglie di Modena, consolidata nel tempo.

 

Contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo patologico

Il primo degli appuntamenti online, nell’ambito della rassegna “Potenziare la capacità genitoriale degli adulti educanti” è in programma lunedì 22 novembre, dalle ore 18 alle 20. Alla conferenza, “Educare i figli alla libertà: come riconoscere e contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo patologico” sono previsti interventi di Andrea Bosi, Assessore Lavori pubblici e Politiche per la Legalità Comune di Modena; Daria Vellani, psicologa CEIS e docente dell’Istituto Toniolo; Sabina Rosa, psicoterapeuta CEIS; Annamaria Barbieri, educatrice CEIS.

“Attraverso il gioco i ragazzi riescono a far fronte a diversi aspetti della loro esperienza adolescenziale legati alla socialità, alla competizione, all’apprendimento – sottolinea Annamaria Barbieri -. L’utilizzo dei videogiochi on line è una pratica diffusa, ed in alcuni casi modifica notevolmente le modalità di relazione e di interazione interpersonale. Per riuscire a definire e comprendere che cosa è gioco d’azzardo patologico è necessario iniziare, soprattutto se si pensa all’adolescenza, dal rapporto con il gioco ed il videogioco: gli aspetti sociali, emotivi, educativi ad esso correlati. Come il gioco può divenire problematico o una vera e propria dipendenza? Che cosa caratterizza il gioco d’azzardo patologico? E ancora, occorre prestare grande attenzione ai fattori di rischio e vulnerabilità, alla cultura famigliare rispetto a queste tematiche, a come la stessa famiglia si rapporta con il gioco, il videogioco e il gioco d’azzardo. Da qui, e da una riflessione sul ruolo della famiglia, nascono le azioni di protezione, superando isolamento e vergogna sociale”.

Per iscriversi all’evento: https://forms.gle/AkqS7NvVHDCttV9X7

 

Non si educa da soli: far crescere la resilienza in famiglia

Nell’ambito della rassegna “Adulti significativi al fianco degli adolescenti”, martedì 23 novembre, dalle 18 alle 20, conferenza online: “Non si educa da soli: condividere bisogni e risorse per far crescere resilienza in famiglia”. Interventi di padre Giuliano Stenico, Presidente di Fondazione CEIS e di Daniela Fontanazzi, docente comandata Area Prevenzione e Scuola Fondazione CEIS, che illustrerà i progetti per i genitori – pre e post covid – organizzati nelle scuole.

“Il genitore oggi corre il rischio di affrontare la sfida educativa da solo o di delegare parti importanti ad altri – evidenzia padre Giuliano Stenico -. Non si educa da soli, per cui i ruoli paterno e materno vanno costruiti insieme attraverso il sostegno, il confronto e il dialogo sia all’interno del nucleo famigliare sia costruendo un rapporto di alleanza con le agenzie educative che con quelle del tempo libero. Occorre superare la tendenza autoreferenziale di centratura sul sé oggi molto diffusa per accompagnare i ragazzi a crescere nel contesto attuale”.

Per iscriversi all’evento: https://forms.gle/YB4b9NdDbq12AwFG6