
Il progetto “Crescere Nonostante”, capofila CEIS A.R.T.E., entra nel 2025 nella sua fase operativa, dopo i primi mesi dedicati alla sensibilizzazione e alle attività metodologiche. Nel 2024 sono stati organizzati incontri nei territori di Modena e Bologna, nelle carceri e con gli operatori, per presentare le linee guida e sensibilizzare le istituzioni e le associazioni sui temi trattati. Ora, il progetto si concretizza con una serie di iniziative sul campo.
“Il 2025 – spiega Davide Nora, responsabile CEIS per il progetto – vedrà otto giornate di formazione, organizzate dal Centro, destinate agli operatori delle carceri e agli altri professionisti coinvolti. Questi appuntamenti, equamente suddivisi, si terranno alla Casa Circondariale Sant’Anna di Modena e alla Dozza di Bologna, e affronteranno tematiche cruciali come la genitorialità in carcere, la gestione dei conflitti, l’intercultura e la prevenzione del consumo di sostanze. Un elemento distintivo sarà anche l’avvio imminente, a cura del CEIS, di un laboratorio di arte-terapia alla Casa Circondariale Sant’Anna, che arricchirà ulteriormente l’offerta formativa e il trattamento educativo. Il filo conduttore di tutte le iniziative sarà come rispondere in modo efficace ai bisogni dei minori che vivono la difficile condizione di avere un genitore detenuto. È evidente come la presa in carico di questi bambini e bambine non possa prescindere dal supporto delle associazioni, che si pongono come alleati delle istituzioni nel garantire opportunità di socializzazione e crescita. Per questo motivo, il progetto proseguirà anche con un’accelerazione delle attività di confronto e collaborazione con i territori per individuare possibili casi da prendere in carico”.
Ricordiamo che “Crescere Nonostante”, capofila CEIS A.R.T.E, è un progetto compreso tra le iniziative promosse dal bando “Liberi di Crescere” finanziato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Questo progetto, avviato negli ultimi mesi dello scorso anno e con una durata triennale, si prefigge l’obiettivo di migliorare la capacità del sistema locale, nelle aree della Provincia di Modena e della Città Metropolitana di Bologna, di individuare, prendere in carico e garantire l’accesso a opportunità di socializzazione, crescita e integrazione per minori con genitori detenuti.
Gli ultimi giorni del 2024 sono stati poi occasione di un momento di riflessione importante per il progetto, con una giornata formativa svoltasi al Villaggio del Fanciullo che ha visto il coinvolgimento dei numerosi partner: enti pubblici, istituti penitenziari, terzo settore e l’Università di Bologna.
Nel corso dei lavori si è discusso, tra l’altro, del “Protocollo di collaborazione e progetto educativo di accompagnamento (PEI)”, in corso di elaborazione e con l’obiettivo di rafforzare la rete di supporto tra enti pubblici, terzo settore e istituzioni educative, garantendo interventi tempestivi e personalizzati per i minori. Il Protocollo prevede, inoltre, il potenziamento dei percorsi educativi e sociali, il sostegno alla genitorialità, e la formazione continua per tutti gli attori coinvolti, con il monitoraggio costante dell’efficacia delle azioni proposte.