Come sono cambiate le relazioni, come si possono leggere le dinamiche di attaccamento, come cucire un intervento personalizzato sui clienti ma anche dinamiche tra operatori con professionalità diverse e tra Servizi diversi, lavoro d’equipe e lavoro con quegli operatori che ruotano attorno ad una presa in carico. Lavoro sull’emergenza continua. – di questo parla Umberta Telfener* nell’ incontro di formazione agli operatori del CEIS.
In questa epoca si ruota attorno all’Ego. Come sistemica mi interrogo se sia primario l’Io o la relazione. Per Bateson il rapporto con l’Altro precede la soggettivazione del singolo: ogni relazione contiene in sé tutte le altre già esperite. Siamo umani intersoggettivi e relazionali.
In questa epoca che definisco “ipermoderna” si privilegiano il desiderio e l’intensità: la cultura progressista aumenta le possibilità (più importanti e più valorizzate della realtà). Diventa importante la produzione, il potersi proiettare verso il futuro. Assistiamo ad una fame crescente di possibilità; l’imperativo sembra quello di vivere tutto come fosse necessario e contemporaneamente revocabile.
Non c’è più il senso del proibito, non c’è più la scoperta, la sessualità è urlata e temuta, i ragazzi fanno sesso casuale oppure non lo fanno. Sembra esserci la paura di mettersi in gioco, di venire giudicati, di soffrire, emozioni opache anche a sé stessi.
In questo seminario parleremo di questi tempi complessi, di come sono cambiate le relazioni, di chi incontriamo nei Centri di aggregazione, nelle comunità e nel sociale, di quali sono le richieste che riceviamo: ragazze che si sentono abbandonate, ragazzi spaventati e iper-responsabilizzati oppure che delegano alla droga il loro benessere, persone che pretendono e negano le differenze, sciatteria relazionale, bisogno di essere confermati dall’altro, genitori che hanno paura a porre divieti, adulti che competono coi figli rispetto all’uso della vita.
*Umberta Telfener: psicologa clinica e filosofa, didatta del Centro milanese di Terapia della Famiglia e responsabile dei rapporti internazionali del Centro. È Presidente dell’EFTA, European Family Therapy Association. Ha insegnato per circa 20 anni alla Scuola di Specializzazione in Psicologia della salute dell’Università di Roma “La Sapienza” e per 10 ha lavorato in un Centro di Salute Mentale. Attualmente propone supervisione e clinica nel contesto privato.