Ancora un riconoscimento per “I miei legami” (“My Bonds”) che al Festival “Corti a Ponte” ha ottenuto il “Premio Unicef” della giuria per la categoria “BY 11.13”.
La rassegna, che si si è svolta come di consueto a Ponte San Nicolò in provincia di Padova, vanta numerose partecipazioni internazionali, sia di registi che di laboratori didattici.
Il “Premio Unicef” è stato assegnato con la seguente motivazione: “My Bonds è un cortometraggio che con grande semplicità sia nei disegni che nel modo di narrare esprime perfettamente un potente messaggio di speranza! Con autenticità e originalità, ogni voce del gruppo condivide le proprie storie personali di migrazione, dando un quadro del loro passato insieme ai loro sogni e aspettative per il nuovo percorso. Questo cortometraggio ricorda i pilastri della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, che dichiarano che ogni minore dovrebbe godere dei propri diritti senza alcuna discriminazione di qualsiasi tipo, compresa la loro nazionalità straniera, e che ogni stato dovrebbe garantire i diritti di sopravvivenza e sviluppo di ogni bambino. Congratulazioni ai giovani cineasti e buona fortuna!”.
Il video “I miei legami” è stato realizzato, nell’ambito del progetto SAI-MSNA di Bologna, durante un laboratorio di Italiano L2 rivolto a un gruppo di ragazzi accolti a Casa Merlani. Curatrici del laboratorio le insegnanti di italiano Tiziana Passarini e Irene Maria Olavide. Che spiegano: “Il corto d’animazione ha consentito ai beneficiari di creare una propria narrazione autobiografica per tentare di ricomporre una loro identità ‘spezzata’ tra il ‘là’ e il ‘qui’. Trattandosi di adolescenti dal trascorso migratorio spesso travagliato, ma in possesso di grandi potenzialità espressive ed umane, il prodotto finale in forma di video ha consentito loro di raccontarsi a tutti gli effetti attraverso vari linguaggi: voce, disegno, canto, musiche. Parlano dei legami affettivi riguardanti sogni, ricordi, pensieri e desideri, operando connessioni tra gli elementi linguistici da apprendere e la necessaria e vitale narrazione personale”.