E’ stato approvato ed è partito a fine 2019 un nuovo progetto per minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) che vede la Cooperativa CEIS A.R.T.E. capofila con Fondazione San Filippo Neri e la Cooperativa CALEIDOS.
Chiediamo a padre Giovanni Mengoli vice presidente di CEIS A.R.T.E. quale è la genesi di questo progetto. “Tra il 2015 e il 2018 le Strutture per l’Autonomia di Modena hanno accolto n. 181 minori stranieri non accompagnati (MSNA) inviati dal Comune di Modena, senza contare i ragazzi inseriti in Comunità Educative e strutture fuori territorio. In base ai dati raccolti, le nazionalità più rappresentate sono state Marocco (27%) e Pakistan (27%); seguono Albania (23%) e Africa Subsahariana (16%). Oltre il 75% dei MSNA ha frequentato corsi di italiano L2, ma solo il 33% ha avuto accesso a percorsi formativi professionalizzanti. Per il 40% circa dei neomaggiorenni sono stati previsti progetti “post 18”. Dal follow up, riguardante la condizione abitativa, occupazionale e stile di vita, effettuata su 156 MSNA dimessi tra 2015 e 2018, è emersa una situazione positiva nel 33% dei casi. In base a quanto rilevato dai Gestori delle Strutture per l’Autonomia di Modena, stanti risorse limitate, l’intervento dell’Amministrazione Comunale è andato focalizzandosi in via prioritaria sulla necessità di fornire continuità alla tutela dei casi fragili ed emergenziali e al consolidamento di percorsi di autonomia e integrazione. per questo abbiamo ritenuto fondamentale trovare risorse nuove per migliorare i risultati dei percorsi dei Neo maggiorenni” Cosa si propone il progetto? ” La proposta progettuale prevede la realizzazione di attività di accoglienza rivolte a neomaggiorenni usciti dalle comunità per minori stranieri non accompagnati (MSNA) presenti sul territorio del comune di Modena. E’ prevista la realizzazione di percorsi per neo maggiorenni che, già in una fase avanzata del percorso di inclusione socio formativa e/o lavorativa, necessitano di un ulteriore periodo di supporto.” ci dice ancora padre Giovanni ” Il Progetto di inserimento negli appartamenti prevede un ruolo attivo dei soggetti destinatari che avranno
la possibilità di rendersi protagonisti del loro progetto post 18 attraverso azioni di co progettazione del Piano Educativo Individualizzato. I due concetti fondamentali che accompagnano il Progetto sono quello di Empowerment e di Enabling: il primo per indicare le potenzialità dell’individuo e l’opportunità di valorizzarle, mentre il secondo richiama la necessità di riconoscere a ciascun ragazzo la possibilità di autodeterminare il proprio ruolo, decidendo nello specifico, le modalità di collaborazione.”
“Siamo felici” conclude padre Giovanni “che la Fondazione di Modena abbia voluto sostenere questo progetto che migliora le opportunità di integrazione di tanti nuovi modenesi.”