Identità e conoscenza attraverso la comunicazione

“La comunicazione è, oggi, un elemento essenziale: per informare, sensibilizzare, confrontarsi, darsi un’identità e un senso di appartenenza. Il nuovo sito va in questa direzione”. Presidente del Consorzio Gruppo CEIS, Padre Giovanni Mengoli traccia identikit e scenari della rinnovata comunicazione online.

“Primo obiettivo: conoscerci meglio nella complessità. L’universo del Gruppo CEIS è ampio, diffuso su gran parte del territorio regionale: abbiamo la necessità di incontrarci quotidianamente, anche se solo in un luogo virtuale, per dialogare con chi lavora con noi, oltre che con l’esterno e la cittadinanza. Fotografare e risaltare tutte le realtà CEIS in un unico sito, ed è la prima volta, ci consentirà di conoscerci meglio, di capire chi siamo e di procedere con più sicurezza lungo la rotta dei nostri valori. Ci potremo ogni giorno guardare allo specchio, comprenderci e condividere rotta e finalità”.

“Seconda finalità. Operiamo direttamente su Modena, Parma, Bologna, e in collaborazione con altri nel Forlivese. Un sito in cui tutti possiamo riconoscerci contribuisce a sviluppare un profondo senso di identità. Un sito per creare una squadra ancora più coesa, dove operatori, collaboratori, volontari ed amici sono davvero protagonisti. Ne consegue che, mettendoci noi sempre di più in rete, sarà più facile fare la giusta scelta per chi intende usufruire delle nostre opportunità e dei servizi che offriamo”.

“In terzo luogo: è fondamentale comunicare anche per non isolarci. Il senso del nostro agire è quello di intervenire in situazioni delicate, con persone fragili, attraverso azioni che comportano investimenti emotivi importanti. Dobbiamo comunicare l’impegno, condividerlo, per evitare che il peso del nostro intervento ci cada addosso. La comunicazione diventa così anche una strategia per gestire la fatica, per evitare di implodere o cadere preda dello sconforto quando certe situazioni – penso a tutte le vicende di fragilità che siamo chiamati ad accompagnare – si rivelano tremendamente difficili, se non impossibili da affrontare”.

“Quarto obiettivo: con modestia, ma con legittimo orgoglio, possiamo certo affermare che in questi anni siamo cresciuti diventando per tante persone e famiglie, in molte realtà, punti essenziali di riferimento. E’ dunque importante comunicare le nostre eccellenze, far conoscere le cose buone, raccontare esempi positivi, e così contribuire alla riflessione culturale e sociale su tematiche legate alla fragilità, alla sofferenza e all’emarginazione, che ci vedono quotidianamente impegnati, ed interrogano l’uomo del nostro tempo. E’ un compito a cui, oggi, non possiamo e non intendiamo sottrarci”.