Una pedagogia di cambiamento centrata sulla persona
Oltre venti anni d’attività dei Centri di Solidarietà aderenti alla FICT (Federazione Italiana Comunità Terapeutiche) hanno permesso di elaborare le radici, la filosofia e la metodologia del Programma Progetto Uomo (P.U.) fino a riuscire a delineare una vera e propria pedagogia rivolta al trattamento delle varie forme di disagio i cui tratti salienti sono la centralità della persona e il concetto di cambiamento.
Da questa prospettiva l’azione di Progetto Uomo è tesa a porre la persona al centro della propria realtà e del proprio interesse, ad aiutarla a trovare le risorse per superare le proprie difficoltà, rendendola soggetto attivo della propria azione di crescita, ad avviare un processo di apprendimento sociale in cui trovare i contenuti e gli stimoli per mettere in atto un effettivo cambiamento.
È possibile parlare di una pedagogia di Progetto Uomo in quanto l’esperienza maturata in diversi campi e la formazione che l’ha accompagnata hanno permesso ai nostri Centri di elaborare una consapevolezza e un sapere progettuale capace di ripensarsi e rinnovarsi costantemente, attrezzandosi con criteri, metodologie e tecniche terapeutiche ed educative originali, adatte alle diverse e sempre nuove forme di disagio proprie della nostra società e ai più generali problemi educativi che il vivere sociale oggi richiede.
I presupposti filosofici e metodologici di questa pedagogia affondano le proprie radici nei contenuti e nello stile di vita del Volontariato, nel concetto d’Auto-Aiuto, mediato dalle teorie rogersiane, nelle metodologie della comunità terapeutica e nelle teorie sull’apprendimento sociale e sul sistema aperto di Maxwell Jones.
Tutte le proposte progettuali a di intervento del CEIS vedono le persone coinvolte come soggetti attivi che possono accrescere la propria capacità di costruire relazioni gratificanti e sviluppare nel tempo competenze sociali e culturali.