
A Modena l’inclusione passa anche attraverso l’arte, il lavoro manuale e la conoscenza della cultura italiana e locale. Dopo il successo del laboratorio artistico condotto da Salvatore Lopopolo, la comunità Atlante del CEIS amplia la sua offerta educativa con due nuovi percorsi: un laboratorio di falegnameria da fine aprile e, a partire da maggio, un laboratorio dedicato alla cultura e alla lingua italiana.
“I ragazzi accolgono con entusiasmo tutte queste opportunità – spiega Gabriele Pancaldi, vice responsabile della comunità Atlante e referente per i laboratori diurni –. Sono coinvolti e soddisfatti dei laboratori. Mentre alcuni faticano a reggere il ritmo dei corsi tradizionali, qui apprezzano la flessibilità dei tempi. L’inclusione passa anche dalla possibilità di apprendere in modo diverso, attraverso esperienze pratiche che valorizzano il loro percorso personale. L’attivazione di questi laboratori rappresenta un importante passo avanti nella creazione di spazi di crescita e integrazione per i giovani ospiti delle comunità CEIS, offrendo loro nuove competenze e strumenti per affrontare il futuro con maggiore consapevolezza.”
Attivo ad Atlante da alcuni mesi negli stessi locali della scuola di italiano, il laboratorio artistico è guidato dall’educatore e artista Salvatore Lopopolo. Attraverso la pittura su tela, i ragazzi partecipano a un percorso creativo che consente loro di esprimere la propria storia e rafforzare il senso di identità. Le opere realizzate sono state esposte, tra l’altro – in occasione dell’inaugurazione dello scorso anno accademico all’Istituto Toniolo – alla mostra “Vedo quindi ti parlo” nell’ambito del progetto “Ex Artibus-Le temporanee”.
Il laboratorio di falegnameria, che sarà avviato a fine aprile, si svolgerà in uno spazio appositamente attrezzato con banchi da lavoro e strumenti professionali. Tenuto da Matteo Grazzi, educatore esperto e falegname, offrirà ai ragazzi l’opportunità di acquisire abilità manuali, migliorare la concentrazione e sperimentare la soddisfazione del lavoro artigianale. L’accesso è aperto sia a chi vi si propone spontaneamente sia a chi viene consigliato dagli educatori, in un’ottica di valorizzazione delle inclinazioni personali.
A maggio, coordinato direttamente da Gabriele Pancaldi, partirà un terzo laboratorio, dedicato all’avvicinamento alla cultura italiana e all’integrazione culturale: “l’obiettivo sarà fornire ai ragazzi strumenti pratici per comprendere la società italiana, approfondendo inoltre luoghi e curiosità della città di Modena. Ogni appuntamento prevederà attività di varia natura: giochi, momenti di confronto e spiegazioni supportate da materiale audio e video. Il laboratorio sarà aperto a tutti i ragazzi interessati e particolarmente consigliato a coloro che hanno già una sufficiente padronanza della lingua italiana”.