
Dal 3 al 5 giugno 2025, Gruppo CEIS ha ospitato una delegazione Erasmus+ dell’organizzazione irlandese Coolmine, confermandosi come realtà di riferimento nel panorama europeo degli interventi sulle tossicodipendenze. La visita di tre operatrici e cinque persone in percorso di recupero ha rappresentato la prima esperienza di confronto transnazionale del 2025 a seguito della ripresa della progettazione dal 2023 che ci ha permesso di ospitare altre 3 delegazioni internazionali.
L’iniziativa, perfettamente allineata con gli obiettivi europei di mobilità educativa e cooperazione in ambito sociale, ha permesso ai partner irlandesi di approfondire gli approcci innovativi del CEIS con particolare attenzione all’arte-terapia, all’agricoltura sociale sostenibile e alle strategie di ricostruzione del capitale sociale.
Un Percorso Condiviso tra Esperienze e Buone Pratiche:
Il primo giorno la delegazione è stata accolta presso la Comunità Terapeutica Casa San Matteo, dove la responsabile Francesca Borghi ha illustrato il modello di intervento CEIS e ha approfondito i progetti terapeutici integrati, come teatro, bioenergetica, yoga e pittura, evidenziandone i benefici concreti sulle persone ospiti. Un momento significativo è stato il dialogo con una persona in percorso, che ha condiviso la propria esperienza diretta con queste attività. La giornata si è conclusa con un pranzo comunitario, momento informale di scambio interculturale.
La seconda giornata è iniziata con la visita presso il progetto di agricoltura sociale “Faber”, dove Gigi Guagnano ha illustrato la storia del progetto, le pratiche di agricoltura sostenibile e il loro valore terapeutico. La visita è proseguita presso la Comunità La Torre dove il gruppo Erasmus+ ha partecipato ad un profondo confronto con la responsabile Lara Raguzzoni e tre residenti della comunità, che hanno offerto preziose testimonianze sul loro percorso di recupero, la vita comunitaria e le sfide future. Nel pomeriggio, la giornata si è conclusa con le visite a Casa Padre Marella e alla Comunità Eureka di Bologna, dove sono state illustrate le attività di arte terapia portate avanti e le opere realizzate dai residenti.
L’ultimo giorno ha visto la delegazione in visita presso la Comunità Giro di Boa, dove la responsabile Nives Cattelani ha illustrato la storia e il peculiare modello operativo della struttura sottolineando l’innovatività e le sfide quotidiane affrontate dall’equipe. La visita si è conclusa con un incontro significativo presso il servizio di bassa soglia “Sulla Frontiera”, dove l’équipe operativa ha esposto le sfide quotidiane del servizio, analizzando come esso si sia trasformato e “reinventato” nel tempo per rispondere ai mutevoli scenari del fenomeno tossicodipendenze, fungendo da osservatorio privilegiato sui cambiamenti delle sostanze e dei bisogni negli anni.
Questa esperienza di mobilità Erasmus+ ha rappresentato un’opportunità concreta per consolidare la rete europea di comunità e i servizi impegnati nel recupero dalla tossicodipendenza. Lo scambio di buone pratiche, le testimonianze dirette e l’osservazione sul campo hanno offerto ai partner irlandesi nuove prospettive, strumenti metodologici e consolida il ruolo di Gruppo CEIS come polo formativo internazionale, dimostrando la capacità delle sue comunità di generare conoscenza trasferibile e di ispirare percorsi di recupero innovativi. L’incontro rafforza non solo la rete Erasmus+, ma soprattutto ci posiziona come centro d’eccellenza riconosciuto nella progettazione di risposte complesse al fenomeno delle dipendenze.
Le mobilità, sia in entrata che in uscita con missioni di nostri operatori, sono finanziate dal programma europeo Erasmus+, e sono realizzabili anche grazie alla disponibilità delle strutture che le ospitano e del personale che condivide tempo, esperienza e competenza.