di Bruno Condemi*
Vivo in un appartamento protetto di Casa San Lazzaro da circa due anni, sono in quella fase che viene chiamata “di rientro”. Ho avuto seri problemi psichici e di dipendenza dalla droga.Ho fatto molti passi avanti e qui a Casa San Lazzaro è un bel vivere, perché ci si trova bene sia con gli operatori che con gli altri ospiti.
Chi vive qui, ha momenti di “alti e bassi”, come tutti, e la convivenza con altre persone non sempre è semplice. Con il tempo però le cose sono andate meglio, molto meglio.
Procedo con le cure, da marzo 2022 sto in appartamento con altri due ragazzi. Ciascuno di noi ha i suoi problemi, ma ci conviviamo e cerchiamo di sostenerci.
Casa San Lazzaro la sentiamo come una famiglia. Nelle situazioni felici e quelle più dolorose, come quando qualcuno ci lascia.
Vengo in Comunità ogni mattina, mi rendo utile a preparare il pranzo, curare le piante, facendo lavoretti di manutenzione. Contribuisco a una serena convivenza.
Non sono di indole paziente, ma mi sono imposto di concedermi del tempo e sto ottenendo buoni risultati. In un anno sono riuscito ad approdare alla fase “di rientro”, significa che i passi compiuti sono stati importanti.
Riesco a vivere la mia vita in maniera tranquilla. Non è facile, per me. Dirlo è semplice, viverlo è un’altra cosa.
Non conoscevo Casa San Lazzaro, ma ne avevo sentito parlare. Subito, dai primi colloqui con Fiorella Cavazzi e gli altri operatori, avevamo compreso che la mia accoglienza non sarebbe stata semplice, ma per fortuna è andata in porto.
In precedenza, per un lungo periodo sono rimasto da solo, parliamo di circa 10 anni, ad accudire mia mamma malata. Quando è venuta a mancare non ero pronto. I fatti lo hanno dimostrato. Da Reggio Calabria sono dovuto tornare a Modena, con più tentazioni che altro.
Ho avuto delle ricadute con la dipendenza, che mi aiutava a soffrire meno. Ma la droga non è altro che un anestetico dei sentimenti. Non ti fa pensare, ti toglie il dolore. Solo dopo ti rendi conto che non aiuta, anzi. Ma in quel momento serviva a farmi stare meno male.
Nel futuro vorrei trovare un lavoro che mi renda indipendente. Casa San Lazzaro è un passaggio, non una meta finale. È un sostegno, un’opportunità. Poi bisogna crescere.
*Ospite Casa Alloggio San Lazzaro