20 Aprile 2024
Home > Interventi psico-sanitari minori e adulti > In Volo: l’origine e l’evoluzione del progetto DCA
Roberto Berselli

di Roberto Berselli *

L’impegno del CEIS nel campo dei Disturbi del Comportamento Alimentare è relativamente recente. Prende avvio nel 2012 in un ex albergo di un piccolo paese dell’Appennino, Pellegrino Parmense. Un’esperienza che nasce dalla collaborazione di quello che allora era il Centro di Solidarietà L’Orizzonte Onlus con l’Associazione di volontariato SulleALIdelleMENTI, formata da ex pazienti affette da DCA e dai loro familiari.

È il mese di aprile quando, con il convegno dal titolo “Un nuovo luogo di accoglienza e di cura nella rete dei disturbi del comportamento alimentare”, dopo due anni di studio, il coinvolgimento e il via libera di tutti gli attori sia a livello regionale che aziendale, In Volo dispiega le ali.

La struttura viene accreditata l’anno successivo al Servizio Sanitario Regionale come Residenza a Trattamento Estensivo per disturbi del Comportamento Alimentare.

L’esperienza di In Volo si rivela da subito particolarmente innovativa, andando a sposare sul piano della diagnosi e del trattamento l’approccio multidisciplinare integrato previsto dalle Linee Guida nazionali ed internazionali con, riguardo l’alimentazione, la “Riabilitazione Psiconutrizionale Progressiva”.

In sostanza, si propone un vero e proprio percorso di recupero che fonda alcuni dei valori centrali di “Progetto Uomo” con le nuove esigenze e i bisogni espressi da questo tipo di dipendenza, molto diversa da quelle che storicamente il CEIS ha sempre affrontato.

Si tratta, infatti, di unire un percorso fortemente caratterizzato da problematiche di carattere sanitario sia sul piano fisico che psichico, con il recupero dei sentimenti, della relazione con il proprio corpo, con il cibo e la famiglia.

In Volo nasce a Pellegrino Parmense, ma la distanza dalla città rendono i primi anni veramente molto difficoltosi, quasi al punto da dover chiudere questa esperienza.

Tuttavia, spinti dalla consapevolezza dell’importanza del lavoro che stavamo facendo, dai risultati positivi riscontrati con le ragazze ospiti e un po’ anche dalla “follia” di padre Giuliano Stenico, abbiamo deciso di rilanciare e di trasferire la Comunità In Volo a Parma città.

In una struttura totalmente nuova e destinata in modo specifico a questa problematica. Nel 2019 apre così In Volo a Parma, in via Paullo, nel luogo in cui è ora. La Fondazione CEIS Onlus si accolla il costo dell’intero intervento.

La nuova residenza si trova in un quartiere tranquillo nella prima periferia della città, a pochi passi dal centro storico e da tutti i servizi e le opportunità che Parma può offrire. Al tempo stesso la zona defilata e l’ampio giardino circostante garantiscono quella serenità necessaria per potersi concentrare sul proprio percorso riabilitativo. Una scelta vincente.

Nulla cambia rispetto al metodo e all’approccio, vengono invece potenziate le attività di risocializzazione, i percorsi semiresidenziali e di reinserimento post ricovero grazie alla disponibilità di piccoli appartamenti d’appoggio. Si rafforzano le collaborazioni e l’integrazione con i servizi pubblici.

La data dell’inaugurazione della nuova struttura, il 15 marzo, non è scelta a caso: è la “Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla” per la sensibilizzazione nel nostro Paese sul tema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

Nel tempo, In Volo ci ha consentito non solo di sviluppare il percorso residenziale ma di aprirci anche alla attività diurna e semi-residenziale, oltre a fornire all’Ausl di Parma il personale per l’assistenza ospedaliera delle ragazze affette da DCA ricoverate nei reparti di Medicina. Per raggiungere questo obiettivo è stata fondamentale la collaborazione con il Programma Disturbi del Comportamento Alimentare che fa capo al DAISMDP dell’Azienda sanitaria parmense.

In Volo, si diceva, è il risultato dell’unione di “Progetto Uomo” con il metodo della “Riabilitazione Psiconutrizionale Progressiva”, introdotto dal dottor Pier Andrea Salvo, che è anche il supervisore della nostra Comunità.

Un metodo centrato non tanto sul “costringere” le ragazze all’assunzione di un determinato numero di calorie, ma con l’obiettivo di ricostruire un vero e proprio rapporto tra le ragazze e il cibo. Andando a una quotidiana contrattazione con le ospiti e a una costante riprogrammazione della loro dieta. Che consenta loro non solo di riprendere peso, ma anche l’amore e un rapporto sano con il cibo.

Attraverso la struttura In Volo di Parma, la Fondazione CEIS aderisce al Coordinamento Nazionale Disturbi Alimentari, 18 associazioni che si occupano di anoressia e bulimia. La particolarità di questo Coordinamento è che mette insieme Associazioni di genitori, di ex utenti, ma anche strutture accreditate del privato sociale, come In Volo, e organismi scientifici. Perché crede fortemente nella collaborazione tra diversi soggetti per la migliore risoluzione dei problemi legati ai DCA.

Il significato di “Nessuno si salva da solo” è nella mission del Coordinamento nazionale DCA: il tentativo di provare ad accorciare le distanze tra le persone e la malattia, perché ciascuno possa sentirsi parte di una rete di prevenzione, sostegno e cura, e fare la propria parte, secondo il ruolo che gli compete. Uno slogan che sentiamo profondamente nostro.

*Vice Presidente Consorzio Gruppo CEIS, già Presidente Centro L’Orizzonte