15 Gennaio 2025
Home > Interventi psico-sanitari minori e adulti > Il valore della “Riabilitazione Psiconutrizionale Progressiva”
Stefania Pasella

di Stefania Pasella *

In Volo, Residenza per trattamenti riabilitativi accreditata per i DCA, nasce nel 2012 a Pellegrino Parmense, sull’Appennino. È a Parma città dal 2019. Si configura come una struttura intermedia tra un intervento in fase iniziale e una fase acuta della malattia.

 Operiamo in stretto contatto con il “Programma Disturbi del Comportamento Alimentare” dell’Ausl di Parma, una rete di servizi attiva in città e provincia che si occupa di fornire assistenza ambulatoriale ai pazienti.  

Se le prime risposte da parte dei servizi non producono i risultati sperati e si decide di potenziare l’intensità della cura, viene valutato un inserimento da noi.

Vengono ospitate persone affette da anoressia, bulimia, bed, binge eating; il percorso prevede inoltre il coinvolgimento delle famiglie e l’attivazione di gruppi di auto-mutuo aiuto. Siamo aperti anche a genitori i cui figli non necessariamente sono già inseriti all’interno del nostro percorso.

Possiamo ospitare 14 ragazze/ragazzi e nel dicembre 2021 abbiamo aperto anche un appartamento protetto. Accoglie ragazze in un percorso di maggiore autonomia, in una fase di conclusione della loro esperienza.

Le 14 persone in struttura possono essere di diverse età. Oggi la fascia d’età dell’utenza si è molto abbassata, in prevalenza parliamo di adolescenti. L’isolamento sociale dovuto al periodo pandemico ha contribuito ad aggravare la situazione, soprattutto tra i giovani, inducendo ricadute tra coloro che erano in fase di guarigione e il manifestarsi di disturbi in persone che non ne avevano mai sofferto.

La pandemia, infatti, ha evidenziato difficoltà che prima la frequentazione della scuola e una più intensa vita sociale dissimulavano. L’ansia del lockdown e del virus ha acuito fragilità già presenti. Sono aumentate le ragazze, con problemi già esistenti nel nucleo familiare, che hanno sottolineato il proprio disagio attraverso il rifiuto del cibo. Sono tantissime ed in crescita le richieste di intervento, così come le famiglie in difficoltà.

Il percorso riabilitativo, per noi, è centrale e viene costruito passo dopo passo assieme all’ospite.

L’équipe di In Volo è formata da figure professionali multidisciplinari: dietiste, psichiatri, psicologi clinici, educatori, ecc. L’obiettivo finale è ripristinare il più possibile un’alimentazione sana e spontanea e favorire, contestualmente, il ritorno al tessuto sociale.

Si abbinano interventi di carattere prettamente sanitario, tenendo conto anche degli aspetti psicologici e psichiatrici, ad un lavoro centrato sull’autostima e sul corpo. Anche attraverso l’arteterapia e l’utilizzo della terapia dello specchio cerchiamo di correggere la dispercezione corporea.

La “Riabilitazione Psiconutrizionale Progressiva” è ciò che ci contraddistingue dal punto di vista dell’approccio con il cibo.

Il nostro modello, come detto, prevede il coinvolgimento delle famiglie in un percorso di accompagnamento e responsabilizzazione.

L’obiettivo è che, al momento delle dimissioni, le ragazze siano in grado di mangiare con i propri familiari e in situazioni sociali conviviali.

La prospettiva è di incrementare il servizio soprattutto sul piano dei servizi non residenziali, mettendo in campo percorsi riabilitativi diurni, personalizzati, attraverso pasti assistiti e attività terapeutiche e occupazionali, per poi consentire di rientrare in famiglia al termine della giornata.

“Noi ci nutriamo di vita”. Messaggi, magliette colorate, una panchina decorata, palloncini, tutti realizzati dalle ospiti e distribuiti in quartiere, dove sono presenti molte scuole. Anche nel 2022, in occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, che si tiene ogni anno il 15 marzo, in Volo ha dato segnale visivo, di presenza, di concreta sensibilizzazione. D’intesa con la Fondazione CEIS Onlus, e assieme al Coordinamento Nazionale Disturbi Alimentari, riteniamo importante ribadire e rinnovare l’impegno della nostra struttura a fianco delle giovani e dei giovani coinvolti, delle loro famiglie e delle istituzioni sanitarie.

Relativamente ai DCA la situazione oggi, e non solo nel parmense, è delicata. La pandemia ha davvero costituito uno spartiacque negativo. Il nostro impegno, e di tutti coloro che collaborano ai nostri percorsi, non viene mai meno, ma stiamo vivendo ancora un periodo davvero complesso.

*Responsabile Residenza Terapeutica In Volo