27 Luglio 2024
Home > Sostegno alla donna > Il nostro primo pensiero è: “Cerchiamo di far stare bene le ragazze…”
Carmen Andoni

di Carmen Andoni*

Da vent’anni al CEIS, ricopro attualmente l’incarico di responsabile della Comunità femminile La Coccinella.

Assieme alla mia équipe gestiamo, sempre nel Modenese, anche l’appartamento di semi-autonomia La Rondine, quello ad alta autonomia Bubamara, oltre ad Agave, per donne adulte vittima di tratta.

Quando iniziai, l’insieme di queste realtà facevano riferimento all’Associazione Marta e Maria A.Ma, confluita poi nel CEIS.

Nell’anima c’è rimasto quello spirito di volontariato con cui si è partiti, princìpi e valori che si sono integrati con crescenti, necessarie professionalità.

La Coccinella accoglie ragazze italiane dai 12 ai 18 anni, si collabora essenzialmente con i servizi sociali di Modena e Bologna, ma negli anni si sono aggiunti arrivi da Udine, Trento, Bolzano, Merano…

Le ospiti delle altre strutture, tutte maggiorenni, sono italiane e straniere; in Agave, per esempio, la maggioranza è composta da donne nigeriane, vittime di soprusi e sfruttamento della prostituzione, coinvolte nel progetto “Oltre la strada”.

La Coccinella è una struttura residenziale femminile con possibilità di attivare interventi ad alta intensità educativa. Ospita ragazze in situazioni di disagio o per inadeguatezza genitoriale, in particolare con disturbi psicopatologici o che hanno subito abusi, maltrattamenti e violenze.

Al momento dell’arrivo delle ragazze, insieme ai servizi sociali, vengono concordati gli obiettivi dei progetti educativi, poi verificati periodicamente ed eventualmente modificati durante il percorso.

Qui cerchiamo di condurre una vita il più normale possibile, tra scuola, incontri, incombenze quotidiane in Comunità. I due anni di pandemia intensa, con tante restrizioni, hanno pesato parecchio, ma all’insegna del motto “una per tutte, tutte per una”, ce la siamo cavata discretamente bene

La nostra équipe è formata da donne, eccetto il coordinatore, educatrici e psicologhe.

Cosa facciamo? Tutto quello che i genitori realizzano per i propri figli. Il nostro primo pensiero è: “cerchiamo di far stare bene queste ragazze…”. Fino a una quindicina di anni fa non era semplice tenerle, convincerle a rimanere in Comunità. Era una fatica per loro vivere lontano da casa, adeguarsi alle regole, soprattutto per le minorenni.

Le problematiche che devono affrontare sono le più svariate, occorre adattarsi a 12 operatrici che ti dicono ciò che devi fare, come vestirti e cosa mangiare. Da un giorno all’altro si trovano a passare da due genitori, con i quali magari neppure andavi d’accordo, a dodici che non hanno mai conosciuto.

La sfida è sapere coinvolgere queste ragazze, convincerle che è per il loro bene la permanenza in Comunità. Ci si è da subito adoperate a far sì che le più giovani “volessero” rimanere con noi per desiderio e aspirazione, non per costrizione. Hanno bisogno di sentirsi protette, di affetto, di cogliere il desiderio della loro presenza in quel posto. Quando ciò accade la soddisfazione per le operatrici è enorme.

È altrettanto importante, per noi, saper affrontare le delusioni: quante volte ti chiedi “chi me lo fa fare…” quando le ragazze diventano aggressive e ti accorgi di non riuscire ad aiutarle. In queste circostanze deve prevalere il coraggio di accettare che non si può aiutare tutti.

Ogni volta che però un percorso si conclude positivamente sei felice, perché è come se una figlia diventasse adulta e si incamminasse, finalmente autonoma, per la sua strada. Magari te la ritrovi nuovamente in Comunità che si propone come volontaria, per aiutare.

È poi fondamentale, nel nostro agire quotidiano, il rapporto con la rete diffusa dei servizi sul territorio.

Agave, per esempio, è in stretto rapporto con “Oltre la strada”, la Casa delle donne contro la violenza, il Centro stranieri… Collaborazioni cui si aggiungono, come ovvio, quelle istituzionali con i servizi sociali, per quanto soggette ad alti e bassi. Nel tempo le cose cambiano, le regole e le richieste pure, non sempre è semplice adattarsi.

Ci sono quindi le relazioni con i genitori. Con il passare degli anni ci siamo rese conto che, per quanto possibile, si deve interagire con i familiari. Devi costruire un legame Comunità/ragazze/genitori, perché le nostre ospiti si sentano comunque parte di una famiglia.

Ci occupiamo anche della formazione di queste donne, con alcune importanti collaborazioni con aziende del territorio. Ci è stato offerto di recente, per esempio, un corso di formazione per lavoratrici nei centri estetici, ed è stata un’esperienza molto positiva e apprezzata.

Quindi lo sport. Collaboriamo con il Comitato territoriale CSI Modena ormai da vent’anni. Abbiamo fatto cose meravigliose assieme. Attività e progetti, originali e funzionali, a favore delle nostre ragazze, per sviluppare le relazioni sociali e le reti inclusive, per offrire percorsi di reinserimento e rieducazione alla socialità, per azioni volte a stimolare il benessere fisico e psicologico. Oltre 300 donne ne hanno beneficiato nel tempo.

Nel 2022 abbiamo proposto “M’incammino. Questa è la via giusta”, d’intesa appunto con CSI Modena Volontariato e Claudia Righetti, psicologa e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo-comportamentale, fondatrice di Wise Walker. Diciotto ragazze – dai 13 ai 25 anni – ospiti de La Coccinella sono state coinvolte.

“M’incammino” ha previsto diversi appuntamenti nel mese di marzo, passeggiate e dialoghi alla presenza delle nostre operatrici e della dottoressa Righetti. Alla scoperta di tutti i benefici del cammino nella natura e delle sensazioni che si possono vivere in questo contesto. Parlando ci si racconta, ci si ritrova, si sono sviluppate empatia, conoscenza e solidarietà. Passeggiare nel verde e in montagna induce naturalmente ad una connessione, a pratiche di centratura e rilassamento, a condividere emozioni e obiettivi.

In conclusione: le nostre Comunità funzionano, diamo risposte positive e crediamo importanti, anche perché, nel nostro viaggio, abbiamo incontrato tante persone che, come noi, ci “credono”. E ciò porta a risultati straordinari.

*Responsabile Comunità Educativa La Coccinella