Sfida alla tossicodipendenza
I bisogni dei tossicodipendenti: tanti, giovani, privi di risposte adeguate. Le grida d’aiuto delle famiglie modenesi. L’incontro e l’ascolto delle fragilità. Il fenomeno che s’impone a dettare l’intervento.
Il CEIS a Modena nasce così: dall’esigenza di prendersi cura e di attivare azioni urgenti, appropriate e forti, come sempre sarà per tutti i nostri interventi.
La prima, alla tossicodipendenza, fu una sfida quasi obbligata. Ha una storia particolare la prima comunità terapeutica CEIS.
Si doveva inaugurare in via Poli, ma i lavori di ristrutturazione erano in forte ritardo.
Aprì a Lesignana, non dunque grazie ad un’accurata programmazione di tempi e modi, ma alla casualità.
Se una persona sensibile e disponibile come Paolo Tardini non ci avesse offerto la sua villa di campagna, senza che noi la chiedessimo, la comunità sarebbe partita molto più tardi…
…operatori e ragazzi il 4 ottobre 1983 si trasferirono a Modena, in via Poli, nella comunità allora semplicemente denominata “C.T.”, ora chiamata La Torre, per distinguerla dalle altre che nel tempo sono state aperte…
…al completamento del Programma Terapeutico nel 1987, con l’apertura del Rientro a Reggio Emilia, si associò una riflessione, con i miei collaboratori, sulla sua eventuale evoluzione per renderlo più attinente al contesto modenese.
Così la necessità avvertita di cambiare con coerenza e appropriatezza le metodologie adottate, recependo il mutamento della fenomenologia delle problematiche affrontate, ci portò a chiedere al dottor Donald Ottenberg, supervisore del CEIS di Roma dal 1964, di effettuare annualmente la supervisione a tutto il nostro Centro, accompagnandoci ad introdurre le innovazioni necessarie…