Ringraziamenti

È impossibile separare l’intuizione iniziale, l’immaginazione, la progettazione, i desideri, le speranze, le incertezze, gli snodi critici, l’impegno, la fatica e la bellezza sperimentate nella realizzazione del CEIS dai vissuti delle persone che ho incontrato: la mia esperienza personale, la mia maturazione umana e di fede, imprevedibile e sorprendente, è stata possibile solo grazie alla loro presenza e al mio coinvolgimento.

Le radici del CEIS affondano poi nel terreno fertile di legami umani, personali e professionali cresciuti nel corso degli anni creando un crogiuolo di identità, un approccio unico alle sfide sociali, istituzionali e politiche.

Una calorosa riconoscenza va alle famiglie, alle volontarie e ai volontari che hanno segnato l’avvio di questa avventura e che continuano a camminare al nostro fianco.

Il mio cuore è riconoscente a ogni collaboratore, a ogni professionista che ha offerto il suo contributo in vari campi. La mia gratitudine più sentita va a ogni singolo operatore per aver accettato e sostenuto la sfida di essere un’opportunità per chi si trova in difficoltà.

Così come sono grato a ogni ragazzo, giovane, adulto e anziano, italiano o proveniente da ogni angolo del mondo che ha incrociato il suo cammino con il mio e con quello del CEIS, diventando parte di questo percorso che continua a svilupparsi.

Le loro storie mi interpellano ogni giorno e ci richiamano alla necessità di saper leggere lo spirito del tempo. Perché i disagi sono sempre il riflesso delle difficoltà e delle incongruenze dello stile di vita contemporaneo.